By Aime – Pensotti – Semplici
Originally Posted Tuesday, November 11, 2008
S A L E N E R O
Le vie del sale di Taudenni e Ahmed Ela
testi
Marco AIME • Stefano PENSOTTI • Andrea SEMPLICI
fotografie
Stefano PENSOTTI
Fbe Edizioni Srl Milano • www.fbe-edizioni.com
160 Pagine • 110 fotografie • 32,00 €
S. Pensotti
Taudennni ed Ahmed Ela sono un chiaro esempio di quell’Africa diversamente sviluppata dove il modello e’ ancora quello della cultura materiale e le strutture sociali nel loro formarsi non possono ignorare l’importanza che assume l’ambiente naturale, essendo questa una variabile condizionante dello sviluppo e dell’evoluzione dell’identita’ culturale e sociale di un popolo. Il commercio del sale e’, a suo modo, una straordinaria economia solidale in una terra cosi’ difficile, le carovane attraversano comunita’, culture, ambienti naturali e strutture sociali, permettono intrecci tra le popolazioni, creano esperienze umane. Villaggi, tribu’, etnie, minoranze, culture, stili di vita che riflettono le caratteristiche del territorio. L’Africa si trova oggi in una fase di transizione caratterizzata dalla continua tensione tra i due poli della occidentalizzazione e dell’africanizzazione; i suoi popoli sono impegnati nel tentativo di liberarsi dai modelli culturali e di sviluppo imposti dagli occidentali, per recuperare e rivalutare le proprie radici e la propria identita’, per trovare un proprio modello di sviluppo.
M. Aime
Al di la’ di ogni previsione, sfidando con il loro anacronismo la surmodernita’ che sembra avvolgere il pianeta, le azalai continuano a percorrere con lentezza la loro strada sabbiosa, a scavalcare dune, a sopportare le notti gelide del Sahara, ad affrontare l’arroganza dei suoi venti e a portare quel sale che consente agli uomini di vivere. Quasi a volerci dimostrare che un altro mondo non solo e’ possibile, esiste gia’. Il sogno occidentale della razionalita’, che impone di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo, sembra insabbiarsi lungo questa pista e altre piste simili, come quella di Bilma, nel Niger. Il deserto impone le sue regole, i suoi tempi e i cammellieri li conoscono e li assecondano.
A. Semplici
Per millenni, in questa Piana, e’ stato estratto il sale dell’Etiopia. Ancor oggi, nonostante la concorrenza del sale “industriale”, i dromedari della Dancalia ne trasportano verso l’altopiano almeno 300 tonnellate ogni giorno. Questa e’ un’economia vera, reale: in questa terra estrema coinvolge migliaia di persone, da’ lavoro e sopravvivenza a migliaia di famiglie, contribuisce (con l’esazione delle tasse sulle carovane, con i piccoli commerci) ai bilanci delle amministrazioni locali dei villaggi che si trovano lungo le piste del sale. Musulmani e cristiani, in Dancalia, hanno bisogno uno dell’altro. Nessuno puo’ avere il controllo totale della produzione e del commercio del sale. In questa terra si e’ imparato, fra mille difficolta’ e tensioni, a convivere, a lavorare fianco a fianco, a faticare in mezzo al deserto, a osservarsi mentre si mangia e mentre si prega, a rispettare i giorni festivi delle due religioni.