Originally Posted Thursday, April 16, 2009
L’ambientazione è l’Italia di fine Anni Trenta, il protagonista è un giovane tortonese classe 1917, Guido Sturla, maestro elementare che parte dalla sua cittadina per diventare ufficiale pilota da caccia. Non è la storia di un asso celebrato della Regia Aeronautica, ma quella di un giovane entusiasta e dai valori solidi, con i suoi dubbi, i suoi sogni, le sue emozioni. L’opera è in forma di racconto, al presente storico, in cui a ogni capitolo corrisponde un’annata: si parte dal 1937, quando il ragazzo entra alla Scuola di Volo di Arezzo, per arrivare al 1941, quando l’ufficiale parte per il fronte libico col famoso reparto “Asso di Bastoni” e il suo caccia Macchi 200. Il protagonista “parla” e “interagisce” coi colleghi, con la famiglia, la ragazza di Gorizia di cui s’innamora, col cuginetto Luigino, che vive accanto alla sua casa e con cui il pilota ha un rapporto molto speciale. Non è una semplice narrazione storica, ma anche un attento approfondimento psicologico del personaggio, grazie ai racconti di famiglia e alla disponibilità di un ricco carteggio originale. Il volume, allestito in oltre due anni d’intenso lavoro, è il frutto di un’interminabile ricerca, che ha portato l’autore a vagliare fonti ufficiali, a incontrare i parenti dei compagni conosciuti dal protagonista sul fronte libico e a ricevere da loro foto e lettere. La storia di Guido Sturla, insomma, è l’occasione per rivivere dal di dentro l’epopea della generazione a cavallo dell’ultima guerra: un libro che parla di storia italiana, di legami familiari, di amore, di guerra e passione per il volo, di sentimenti e amicizia vera, come si vedrà nella scena clou del racconto. E della vita quotidiana dei nostri militari in Nordafrica, così come narrato da uno straordinario diario segreto di un compagno del protagonista, emerso come dal passato durante il lavoro