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Quando gli Arabi vivevano sull’acqua

– Posted in: Cultura, Recensioni

By Wilfred Thesiger
Originally Posted Wednesday, October 6, 2004

Titolo: Quando gli Arabi vivevano sull’acqua

Autore: Wilfred Thesiger

Editore: Neri Pozza

Prezzo: € 18

Recensione

Sfoglio il libro appena acquistato a Fiumicino a bordo del 777 della Emirates Airlines con destinazione Kuwait via Dubai.

Sono immerso nella lettura quando davanti a me, riprese dalla telecamera collocata sotto all’aereo, iniziano a scorrere nel monitor posto davanti ad ogni sedile le prime avvisaglie di quelle stesse sabbie che tanto affascineranno il Thesiger.

Fa una strana sensazione vederle contemporaneamente sia dal vivo che riportate nelle illustrazioni del libro, sensazione che si acuirà ancora più durante la sosta a Dubai quando trovo le librerie del Duty Free colme dei testi del britannico Wilfred Thesiger. Ci sono tutte le sue opere da Arabian Sands a quelle esclusivamente fotografiche, tutte tradotte in diverse lingue ed esposte in pompa magna assieme alla moderna letteratura turistica sugli Emirati.

Un forte e sincero tributo postumo a questo singolare personaggio dai contorni ancora indefiniti, viaggiatore, missionario, avventuriero, spia, antropologo? Forse la risposta è, di tutto un po’ di tutto, sicuramente Wilfred resta l’unico pioniere di queste sabbie arabe.

Il pregio di questo libro è proprio quello di riportare la testimonianza del sodalizio venutosi a creare fra l’autore e le popolazioni che vivevano e vivono (pochi) ancora nella paludi arabi a sud dell’Iraq poco lontano dal Golfo Persico, dai Dowhs e dalle portaerei Usa.

Una libro testamento di uno stile di vita oggi unico in questa zona del globo, che la guerra in Iraq ivi in corso per fortuna in parte risparmia, la palude, simbiosi fra sabbia e acqua, dove ancora pochi discendenti di queste tribù vivono e conducono una vita simile a quella narrata dal Thesiger..

Si spostano e pescano ancora a bordo di tarade, primitive canoe, abitano sempre le sarife, capanne costruite con fasci di giunchi quando, a pochi chilometri sotto gli stessi raggi del sole brillano le mega-ville di Kuwait City.

Spesso definito come libro di viaggio, è a mio parere, la storia di un “unico autentico viaggio”, lungo circa sette anni, pieno di dettagli, di incredibili esperienze e della curiosità di un occidentale in questa martoriata zona del Golfo, ma anche una testimonianza sulla nobiltà, sulla fatalità con cui la gente di questi luoghi affronta, ieri come oggi, la durezza della vita, che un destino a loro particolarmente avverso continua a riservare..

La sensazione che questo lavoro, scritto esattamente 40 anni fa lascia oggi al termine della lettura è di forte contrasto e di interrogativo con la realtà che viviamo e sentiamo quotidianamente sull’Iraq. Cosa è, cosa era l’Iraq?

Thesiger ci dava già una risposta, specie quando parla dell’esodo di questi suoi amici a Baghdad attratti dal miraggio dei primi ricavi dopo la scoperta del petrolio, o quando parla dell’ospitalità della casa di Sadam , non quello tristemente noto, ma un semplice rappresentante di tale Majid al Khaliffa sceicco degli Al Abu Muhammad sul fiume Majar..

Per chi come me ha avuto, poi la ventura di leggerlo quasi sul posto a poco più di un centinaio di chilometri di distanza, nel lusso di Kuwait City questo contrasto è ancor più vivo, e stridente sicuramente più ricco ed istruttivo delle consuete guide di viaggio.

 
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