By Michael Asher
Originally Posted Monday, December 12, 2005
Piste Invisibili
Autore: Michael Asher
Edizioni PIEMME
Recensione di Michele Giorgio Arcarisi
Il mio interesse per i deserti mi ha portato a leggere “PISTE INVISIBILI” Edizioni PIEMME di Michael Asher, uno dei più grandi esploratori del deserto della seconda metà del Novecento. Finita la sua militanza nei commandos delle SAS, egli ha vissuto a lungo nel Sudan, insegnando l’inglese e imparando i dialetti arabi. Dopo aver coperto migliaia di chilometri a dorso di cammello, su camion, chiatte, taxi e fuoristrada, l’arabista ed esploratore, racconta con prosa leggera, i luoghi più esotici del mondo arabo: dalla “città nascosta” di Shabwa a quella scavata nella roccia di Petra, dalle Sabbie di Wahiba ai bazaar di Damasco e Sana’a.
Le sue vivide descrizioni ci riportano luci, odori e voci di un Medio Oriente in rapida trasformazione, dopo la scoperta del petrolio, e l’impatto con l’Occidente, che lentamente, sta distruggendo il modo di vita dei beduini del deserto ed i loro valori più alti: la lealtà, la dignità, l’ospitalità, il coraggio, la pazienza, la resistenza e la profondità di pensiero.
L’autore, fortunatamente privo delle fretta di noi moderni viaggiatori, percorre i deserti tenendo a memoria i testi degli esploratori che lo hanno preceduto: Ibn Khaldun, Burckardt, James Wellard, Ralph Bagnold, conversando con le sue espertissime guide.
Interessante il raffronto che l’Asher fa, con le osservazioni del suo illustre connazionale che lo ha preceduto di cinquanta anni, Wilfred Thesiger, il quale, per primo comprese che l’incipiente modernizzazione e sedentarizzazione avrebbe inevitabilmente corrotto questi fieri nomadi del deserto.
Consiglio questa lettura, peraltro molto facile e scorrevole, prima e durante un viaggio in quei luoghi.