By Claudio Grassi
Originally Posted Friday, July 9, 2004
PENSIERI
Sotto il venticinquesimo
parallelo la costellazione di Orione in tutto il suo splendore domina incontrastata
la volta celeste .
Solo l’inconfondibile quadrilatero
dell’Orsa Minore contrasta imponente il suo rifulgere in un’eterna sfida nell’arena
del firmamento.
La luminescenza della stellata si diffonde a cascata come un fuoco d’artificio
andando a spegnersi dietro ai cordoni di dune che si ergono monolitici , unici
baluardi di un orizzonte che fonde terra e cielo lasciandoci spettatori attoniti
di questo spettacolo senza copione.
la stella più remota,l’unica inviolata dai pensieri dei vostri compagni
di viaggio, la vostra stella personale.
Quella in cui vorreste riporre lo scrigno dei vostri segreti e abbandonarlo
alle impetuose correnti della Via Lattea.
La brezza notturna vi sfiora il viso e come un tiepido respiro culla quel breve
attimo tra il sonno e la veglia , dove pensieri e sogni si confondono in emozioni
intime e inaccessibili persino a questa natura, seduttrice e chimera di mille
viaggiatori.
Una sottile stuoia separa il vostro sacco a pelo dal duro manto di sabbia che
il vento ha compattato ai piedi della duna.
Ed è in questa fatata atmosfera , dove il vostro letto è un oceano
di sabbia e le stelle sono le custodi incorruttibili dei vostri pensieri, che
potete percepire la magia del Sahara e sentirvi parte integrante di questa terra
Africana.
Ore 6.00 , la luce dell’astro solare ha già invaso il campo e la magia
della sera si scioglie sotto il suo calore riportandovi alla realtà che
il nuovo giorno vi ha riservato.
Il piccolo accampamento si anima come un alveare prima di sciamare, ciascuno
è intento nei preparativi e in breve il convoglio è pronto a partire.
I GPS scandagliano velocemente il cielo per cercare i satelliti che vi indicheranno
la rotta del vostro cammino. I primi diesel cominciano a emettere il meccanico
ruggito scaldando il loro cuore d’acciaio come vecchi leoni che al risveglio
ruggiscono annoiati per confermare il loro predominio sul territorio.
Questo racconto è solo un piccolo spiraglio di una finestra aperta su
un mondo che non fa parte della nostra realtà , un mondo tanto distante
e surreale da farvi dubitare, al vostro ritorno, di esserne stati veramente
partecipi.
Forse questa è la ragione che spingerà molti di voi a tornarci
. Come salmoni che risalgono la corrente vi ritroverete nuovamente a solcare
gli erg più remoti per soddisfare quell’istinto primordiale che è
il motore della vita.