By Marino – al bahary
Originally Posted Wednesday, August 18, 2004
Il Corano
(al Qur’ ân)
Il Corano è la raccolta dei testi recitati dal profeta Maometto.
Il termine arabo al Qur´ân si può tradurre con “recitazione” o, meglio, “declamazione ad alta voce”.
Vi sono nel Corano 114 sure (capitoli) composte da 6236 versetti.
A detta dei Musulmani, il Corano è un libro da leggere in arabo, perché questa è da essi considerata la lingua del Paradiso; recitato in altra lingua perde il fascino del suo ritmo, che produce quel mistico rapimento che mette lo spirito del fedele in contatto diretto con l’universo divino.
Il Corano non è un libro che racconta la storia di un popolo, non ha un ordine cronologico di avvenimenti, non ha un inizio e una conclusione, ma si tratta di una composizione poetica in prosa rimata in cui le rime, il ritmo ed i significati creano delle sintesi trascendentali, in cui si scorgono valori universali.
Elaborazione calligrafica della sura aprente il Corano.
Traduzione:
Nel nome di Dio ( Allah), Clemente e Misericordioso
Lode a Dio Signore dei mondi
Il Misericordioso il Compassionevole
Il Padrone del giorno del giudizio
Noi ti serviamo e invochiamo in aiuto
Guidaci per il retto sentiero
Il sentiero di coloro che hai favorito
contro i quali non sei adirato e non errano
Questo è uno dei capitoli più calligrafati del Corano
Il Corano è la base teologica del rituale Islamico e del Diritto Pubblico e Privato. E’ dunque per i Musulmani la suprema perfezione del verbo, libro inimitabile e modello letterario assoluto. Ai tempi del Profeta Maometto, gli Arabi erano un popolo che aveva scarsa dimestichezza con la scrittura, tuttavia amavano comporre poesie, racconti, discorsi e tramandarli oralmente. Per queste ragioni si diffuse l’usanza di imparare a memoria brani del Corano e di recitarli, sia soli che in gruppo, con intonazioni corali risonanti. Tutt’oggi, molti muslimin (musulmani) imparano a memoria brani del Corano e trovano la più grande gioia e soddisfazione nella recitazione collettiva, che diventa per i fedeli il più importante momento di manifestazione di fede. Le parole e i suoni si intrecciano e assumono forti significati. La carica emozionale che si sviluppa, durante la recitazione, provoca tra i fedeli un profondo e trascendentale sentimento unificante.
Se poniamo lo sguardo sul mondo in una visione di insieme, geografico e storico, il Corano, sin dall’inizio influenzò sostanzialmente la storia sociale e politica di tutta la terra. In pochi anni produsse una straordinaria società ideologica; con la sua insistenza sulla conoscenza, ha sviluppato un forte spirito di curiosità intellettuale e di indagine scientifica ,ciò che gli arabi chiamano in un solo termine ” ‘ilm”, dando forma a quella splendida epoca del sapere che distinse il mondo islamico all’apice del suo vigore culturale. Questo sapere penetrò, per innumerevoli vie e viottoli anche nella mentalità dell’Europa medioevale, contribuendo al risveglio della cultura (Rinascimento), diventando così, largamente responsabile della nascita dell’era della scienza, quella in cui oggi viviamo. (Muhammad Asad)
Šhahadah: professione di fede, i musulmani considerano questa formula la verità assoluta
L’Islâm pone il Corano come continuità dopo la Torah (Vecchio Testamento) e il Vangelo, affermando che con il Corano e Maometto il messaggio Divino si conclude. Muhammad (Maometto) è l’ultimo di una catena di Profeti iniziati con Abramo, Noè, Mosè e Gesù Cristo. Per questo motivo Maometto viene definito dai musulmani ” il sigillo dei profeti”.
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