By marino – al bahari
Originally Posted Tuesday, September 7, 2004
L’angolo della Cultura
a cura di Marino – al bahary
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Farmacopea e Medicina musulmana
Frontespizio edizione giuntina (1544) del Canone di Avicenna
Nei secoli a cavallo dell’anno mille, l’impulso della ricerca era nella massima espansione.
Gli studi e le scoperte nel campo medico e farmacologico raggiunsero alte specializzazioni.
Gli antichi metodi di diagnosi e di terapia delle malattie si modificarono, ponendo le basi della medicina moderna. In ogni città importante c’erano ospedali. Solo nella città di Bagdad nel 1.180 erano sessanta gli edifici sanitari, nei più importanti c’erano università, farmacie, biblioteche, sale di lettura per gli studenti di medicina, corsie distinte per uomini e donne ed attrezzature per visite ambulatoriali.
Il più grande medico musulmano fu al Razi (+ 925)
Molte delle descrizioni che egli fece di alcune malattie
sono tutt’oggi valide. Scrisse una imponente enciclopedia della medicina: ” Al Hawi” (la Continenza).
Il più celebre manuale di chirugia fu scritto da “Al Zaharah (nato il 939 d.C.).
Oltre alla descrizione dei metodi operativi, comprende la dettagliata descrizione di molti strumenti chirurgici con disegni e note.
Miniatura turca rappresentante Ibn Sina (Avicenna)
Avicenna, il cui vero nome è Abû ‘Ali Hssayn Ibn Sînâ (980- 1037) compose 276 opere nei seguenti settori: filosofia generale, logica, linguistica, poesia, fisica, psicologia, chimica, matematica, musica, astronomia, metafisica, esegesi coranica, mistica, morale, economia domestica, politica, ma si distinse soprattutto per gli studi, le innovazioni e le scoperte in campo medico e farmacologico.
Si dice che la misteriosa e straordinaria capacità di Avicenna sia stata nella rielaborazione della scienza greca amalgamata al nuovo stimolo di conoscenza islamica.
Avicenna è un cardine fondamentale nella storia della medicina mondiale.
Ultima pagina del I°libro della edizione romana del 1593 del testo originale del Canone di Avicenna
Le tracce del suo immenso lavoro sono tutt’oggi evidenti nella terminologia medica e farmacologica. Compose il trattato:
“Al qanun fi at Tibb” (Canone di Medicina), da cui deriva il termine “canone”, in cui sono presentati ben 760 rimedi medico-farmacologici.
L’opera è stata tradotta in latino da Gherardo da Cremona nel XII secolo; il canone di Avicenna rappresentò per l’occidente la principale guida medica fino al XVI secolo.
Scienza e religione sono in perfetta armonia, mentre scienza e fede sono in completo disaccordo.
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