By Piero Priorini
Originally Posted Wednesday, May 2, 2012
Non è una continuazione di Maldafrica né, tantomeno, una sua rivisitazione, anche se – nelle prime pagine – da Maldafrica prende spunto per riprendere un discorso che sembrava lasciato incompleto. AfricAzonzo è soprattutto un libro di viaggi. Vuole essere un libro di viaggi, anche se il suo autore – per il lavoro che svolge e per la particolare posizione da cui osserva la vita – non avrebbe mai potuto esaurire il suo dire in descrizioni paesaggistiche o in narrazioni avventurose. Piuttosto, nel libro, ogni viaggio è occasione di un altro viaggio: nei ricordi d’infanzia del suo stesso autore, a rintracciar l’origine di quell’irrequietezza che sempre ha contraddistinto la sua vita; nei meandri dell’anima dei popoli che abitano certi determinati luoghi e che hanno espresso culture lontane e diverse dalla nostra; nei retroscena cerebrali dei tanti personaggi che si occupano di viaggio e di turismo; nella vita segreta dietro quella manifesta dell’uomo moderno occidentale; nelle tappe dello sviluppo e della maturazione del pensiero di colui che scrive; così come in quelle della storia dell’Uomo per cercar di capire se, alla fine, riusciremo o meno a raggiungere la meta del nostro travagliato peregrinare. Un testo sofferto, in cui la testimonianza dell’impegno interiore dell’autore, confrontandosi con visioni del mondo anche opposte e contrarie alla propria, si sforza di trovare la giusta pacatezza, di aprirsi e comprendere il “diverso” o il “nuovo” senza genuflettersi ad esso, oppure di tollerarlo senza per questo avallare ciò che per nessun motivo al mondo potrebbe essere avallato. Racconti che si equilibrano a fatica sul filo sottile che separa il banale da ciò che invece non lo è, ma allude invece a quei contenuti dell’anima che troppo spesso, oggi, vengono traditi. Per tre denari…
AfricAzonzo sembra chiudere un ben preciso momento interiore dell’autore e, forse, chissà?, aprirne uno nuovo.
Ha viaggiato in Tibet, Nepal, Bangladesh, Vietnam e Cambogia. È stato negli Stati Uniti d’America, così come in Perù, Bolivia, Cile e Argentina. Ha visitato buona parte dell’Europa spingendosi fino all’Islanda. Ha viaggiato in Medio Oriente, Turchia, Siria e Giordania; e ovviamente in Africa: Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Mauritania, Senegal, Mali, Togo e Benin. Djibuti, Etiopia, Kenya, Tanzania, Botswana, Zambia, Namibia e Sud Africa.
Ha pubblicato: “Attività estreme e stati alterati di coscienza” – “Da una poltrona all’altra” – “Maldafrica” – “C’era una volta la psicanalisi”.