Significa che siamo in grado di determinare il luogo geografico in cui ci troviamo. Serve per poterci spostare trovando e mantenendo la direzione desiderata una volta in navigazione.
Orientarsi vuol dire stabilire sulla carta topografica, con la massima esattezza possibile, il punto in cui ci si trova ed essere in grado di orientare la carta stessa rispetto al Nord geografico.
E’ uno strumento composto da un ago calamitato libero di ruotare (che segue il magnetismo terrestre orientandosi nella direzione Nord-Sud) e da un piano graduato girevole che, opportunamente ruotato, ci permette di leggere la direzione di marcia espressa in gradi. Il valore dell’angolo che la nostra direzione ha rispetto al Nord viene denominato azimut. Perciò, per conoscere la direzione del Nord e quella opposta del Sud, basta attendere che l’ago si fermi.
Navigare significa potersi spostare dal punto di partenza al punto di arrivo scelto, con la minima deviazione rispetto al percorso ideale. Orientarsi significa sapere individuare sulla mappa la propria posizione e la direzione da prendere rispetto al nord. L’uomo non è fornito di organi specifici per potersi orientare a differenza di altri animali, quali gli uccelli migratori, che riescono a compiere spostamenti chilometrici e a trovare, sempre, la via del ritorno.
L’esigenza di conoscere in modo esatto e rapido una posizione e la necessità di individuare la direzione su cui spostarsi in un ambiente terrestre, aereo, e nautico ha indotto l’uomo a sviluppare nuove tecnologie. I vecchi sistemi di navigazione astronomica, infatti, richiedono lunghi calcoli applicati ad osservazioni che a volte non si possono eseguire a causa delle condizioni atmosferiche.
Il motivo per cui il navigante ha bisogno di conoscere la propria posizione è per poterla correlare con quella di altri particolari ed oggetti di interesse, siano essi la posizione del punto di destinazione, o quella di eventuuali pericoli da evitare
Il Sole, la Stelle Polare, i punti cardinali, la bussola non sono in grado di indicare con precisione la posizione di una località.
Un vecchio articoli di 10 anni fa con informazioni dove reperire cartografica cartacea, forse ormai superata e forse indirizzi non piu’ aggiornati, se avete novita’ scrivete un commento, grazie.
Procuratevi il più semplice e il più affidabile, imparate ad usarlo nelle sue funzioni elementari in tutte le condizioni Quando le funzioni di base non soddisferanno più le vostre esigenze passerete al modello migliore tendo il primo di riserva.
Tenetelo sempre acceso ma consultatelo dove e quando serve. Ragionate con la vostra testa sulla esattezza dei dati forniti. Non dimenticate mai la tecnica di navigazione per carteggio
Con i termini GIS (Geographic Information Systems), e telerilevamento, si intende la tecnologia di rilievo a distanza ed analisi della superficie terrestre (o di un corpo celeste) attraverso satelliti artificiali. In particolare il telerilevamento (Remote Sensing) è l’acquisizione di informazioni su oggetti e fenomeni con uso di strumenti lontani dall’oggetto di studio. La fotogrammetria è il rilevamento planimetrico e altimetrico di una zona mediante fotografie, soprattutto aeree.
Risultano particolarmente efficaci le immagini ottiche della superficie terrestre per fornire la rappresentazione di insieme del territorio dove possiamo immediatamente individuare le diverse tipologie dei terreni. Le immagini fornite dal sensore Thematic Mapper, installate a bordo dei satelliti Landsat 5 e Landsat 7 sono profiquamente usate a questi scopi.
Ecco alcuni consigli per tutti gli appassionati di Africa e di deserto, una sorta di dieci comandamenti semplici e sintetici per non fallire, per essere sicuri di portare a casa belle immagini da mostrare a “quelli” che il deserto si ostinano a volerlo vedere in cartolina. Insomma, un modo come un altro, magari sottile, per far morire d’invidia quelli che vanno a Rimini.
Ultimi Commenti