By Alfio Lavazza Originally Posted Monday, February 28, 2011 Mi piace durante i miei viaggi descrivere i luoghi e le emozioni che si vedono e provano durante il suo trascorso. In questo particolarmente, ho potuto scrivere direttamente sul pc nella tenda prima di mettersi a letto. Sono solo emozioni riportate sulla carta che in [...]
Iniziamo questo giretto sahariano con lo scopo di raggiungere quel fortino sulla 953 in pieno erg chech, il Bordj Flye Sainte Marie.
Al momento siamo soli, ma presto si fa la conoscenza di altre famiglie abituate a girellare qua e la con i propri figli…
In questo viaggio abbiamo totalizzato 4315 km in Libia, di cui 540 km solo di sabbia in Murzuq e Ubari. Questa volta è andata meglio di sempre. Rispetto alle due precedenti esperienze libiche persone e mezzi hanno determinato l’ottima riuscita di una superlativa esperienza. Siamo partiti con l’idea di arrivare fino in Col Anaj, ma una voltaarrivati a Garyan ci hanno comunicato che era chiuso per contenziosi politici sui confini. Allora ci hanno proposto una inaspettata alternativa: il Murzuq.E’ stato il top del nostro viaggio lasciandoci il segno per il resto della nostra vita. Abbiamo provato emozioni indescrivibili. Questo deserto ci ha tolto le parole di bocca dalla meraviglia. Sulle lunghe discese pareva quasi che il sangue non scorresse più nelle vene, la sensazione di mancanza di gravità e l’adrenalina hanno regalato sensazioni uniche. Indimenticabile il rumore sordo della sabbia che scivolava sulle rampe al nostro passaggio come fosse una valanga… la voce del Murzuq!
15 mesi di preparazione, ricerca di cartografie, informazioni, documentazione di ogni genere. La ricerca di uno spedizioniere, di chi avrebbe preparato la cassa per il trasporto, dei ricambi giusti. In questi mesi ho trovato la guida, verificato e modificato con lui i percorsi ed organizzato la logistica in Namibia. Poi i contatti con il regista, la pianificazione del video ed i contatti con MotoTV. Un lungo lavoro preparatorio ma parte integrante del divertimento, dello spirito del viaggio. Ne è nata un avventura meravigliosa. Ho percorso 3400 km di cui 2840 off-road, su sabbia, ghiaia, rocce e con tanti guadi. Giornate intere, in piedi sui pedali per avere il massimo controllo della moto. Giornate intere quasi sempre passate senza incrociare nessun altro veicolo.
È giusto portare dei ragazzini in giro per il mondo e iniziarli allo spirito del “viaggio”? Al viaggio! Si badi bene, e non al turismo. A quell’esperienza “forte” che comincia sognando un luogo e finisce inventandosi le strategie per esserci, e non facendo propri i sogni artificiali che qualcun altro ha apparecchiato per noi. È sano portare bambini e ragazzi sulle strade del mondo? Credo che in nessun altro paese moderno occidentale avrebbe senso porsi una domanda del genere! Non ci sarebbe nessun motivo di interrogarsi in merito ad una simile questione. Il problema stesso non esisterebbe. Ma in Italia, il paese che ha visto nascere il “mammismo” patologico e ha cercato di esportarlo in tutto il resto del mondo, una simile domanda può trovare una sua collocazione.
Ancora una volta studiamo la Michelin 741 per individuare il percorso che ci porterà a scoprire nuove mete nella zona orientale dell’Algeria. Alcune località previste non sono per noi nuove, avendole già raggiunte in precedenti viaggi, ma il tragitto è nell’insieme originale e stimolante.
In poco più di due settimane esploreremo aree dai nomi mitici e che hanno fatto la storia dei viaggiatori sahariani.
Il nostro gruppo è costituito da una mezza dozzina di auto e tutti i partecipanti sono esperti conoscitori della guida su sabbia e dell’orientamento; questo faciliterà molto la nostra nuova avventura.
By Gian Casati Originally Posted Thursday, November 11, 2010 TRANSAFRICA L’EPILOGO: NAMIBIA E SUDAFRICA Partecipanti: Gian Casati e G.Carlo Mazzari su Toyota hj61 10 ottobre 2010 Dopo un viaggio abbastanza assurdo Milano-Londra-Johannesburg arriviamo puntualissimi a Windhoek dove ci aspetta qualcuno del Transkalahari Inn, la bella struttura che ha ospitato per circa sei mesi la [...]
Un classico giro nel bellissimo Marocco dal nord al sud, dalle montagne dell’ Atlante elle spiaggie di Tan Tan.
Incomincio dall’AFRICA. Questo il progetto… in teoria, In pratica è meglio essere molto flessibili e raccogliere continuamente informazioni prima di decidere l’itinerario. Fattori determinanti al di sopra dell’interesse personale: La sicurezza. Il clima.
Eh si, otto anni dopo ritorniamo a fare lo stesso tour effettuato nel 2002: questa volta lo abbiamo gustato ancora di più, abbiamo scoperto che il progresso aumenta, che alcune piste sono diventate strade, che altre piste sono diventate sentieri impraticabili, ma anche che i colori, le sensazioni e la totalità dei percorsi off road solo il Marocco li sa dare.
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