Lo sviluppo turistico ha spinto le organizzazioni preposte (Ente del Turismo tunisino) a formare del personale specializzato con il compito di accompagnatore nelle escursioni a carattere collettivo ed organizzato; questo personale, assunto in genere dalle agenzie di viaggio, svolge a fianco del gruppo turistico sulle autocorriere e sui convogli di fuoristrada il pregevole lavoro di guida: indica i percorsi, dona ai componenti dell’escursione delle sintesi storiche ed ambientali delle località visitate, improvvisa giochini di società per rallegrare le serate del gruppo e si assume le responsabilità delle decisioni improvvise per cambiamenti di programma o di iniziative atte a soluzioni di problemi incidentali.
By Nicola de Pascale Originally Posted Thursday, June 14, 2007 Tunisia – dicembre 2006-gennaio 2007 di Nicola de Pascale. Anche quest’anno decidiamo di trascorrere le vacanze di Natale in Tunisia: Nicola, Clara, Cristina e Chiara. La partenza è da Genova il 20 dicembre con Grandi Navi Veloci. Il nostro mezzo è un Rimor Superbrig [...]
Una macchina annegata in uno oued allagato, rischio di annegamento per 4 persone, pioggia torrenziale per 5 gg con oued tutti in piena, una macchina cappottata ad El Bhorma
tempesta di sabbia per oltre 3 gg, partenza dall’italia sotto pioggia battente, neve e grandine a Tunisi nel pomeriggio dell’imbarco, mare in tempesta con in difficoltà e paura anche per membri dell’equipaggio compreso il comandante, rientro a casa sotto pioggia battente e freddo glaciale
Mancava qualcosa per una vacanza avventurosa? …non credo.
Da tempo volevo spingermi molto più a sud, oltre il deserto dell’Hoggar nel Sahara Algerino. Due miei amici Enrico e Riccardo dovevano raggiungere con un fuoristrada la Missione dei Fratelli della Sacra Famiglia nello sperduto villaggio di Nanorò in Burkina Faso, in quell’Africa “nera” forse poco conosciuta ai motociclisti e non facile da raggiungere, ed io con la mia moto decisi di seguirli in questo lungo viaggio.
Bismillah! Chi c’è c’è, chi non c’è si affretti, si parte. Lo zainetto in spalla, le scarpe tipo barca modello ‘Dingo’, il vecchio manico di una scopa come bastone, Moussà parte, noi dietro di lui. Davanti un nuovo giorno. Bellissima luce, cielo terso, non un filo di vento. Il plateau si apre a davanti a noi in un grandioso anfiteatro. Lo spettacolo lo dirige la natura.
Sono partita con una grande voglia: più che di vedere e di visitare, l’ambizione era di ‘vivere’ questo meraviglioso posto. Di vivere nella natura e di partecipare allo svolgersi di ogni momento, di ogni giorno, abbandonandomi ai ritmi imposti dalla marcia, dalle soste, dalle pause con i datteri e dal rito del thè
After so many saharian crossings in the wonderful Libia we got a more and more stronger desire: we wanted to cross the Eyeden in Murzuk.
During the previous trips we had boarded either the north and the south front of the desert, having been really impressed when facing the important sand dunes. Now was it the right time and the resolution to try it was grown up to the proper level.
By GIBA – Giovanni Barilli Originally Posted Wednesday, April 11, 2007 GIBA: quattro lettere, una parola e, per alcuni, poco significato. Giba è un artista. In tutti i sensi. Perché lo è di professione e, soprattutto, per disposizione. Nel suo curriculum c’è, infatti una lunga carriera di fotografo che lo ha spinto a documentarsi [...]
Dopo tante traversate sahariane nella splendida Libia un desiderio diventava sempre più forte: attraversare l’edeyen di Murzuk. In viaggi precedenti avevamo costeggiato sia il suo fronte nord che quello sud e l’imponenza delle sue dune di sabbia ci aveva già impressionato. Ora i tempi erano maturi e la determinazione di provarci aveva raggiunto un buon livello.
Terre lontane, ricche di fascino dove il sole infiamma, colorando la selvaggia natura, e la notte con il cielo a cupola traboccante di stelle invita la luna a contemplarsi; dove il silenzio non è silenzio, dove ti perdi eppure ti trovi, dove ogni uomo trova il proprio spazio per meditare……………
…………Il traghetto ci porta lontano dal nostro mondo così preciso e pur caotico, dalla nostra routine con le giornate organizzate al minuto, le strade affollate, le file agli sportelli, le notizie di cronaca dei giornali e, mentre un mare calmo culla i nostri sogni, ci allontaniamo dalla nostra vita quotidiana per dare inizio a qualcosa di diverso, che ci farà riflettere e resterà per sempre dentro di noi.
Un viaggio nel deserto è sempre particolare, per lo spirito d’avventura, per i luoghi certamente esclusivi, per le usanze della popolazione di quei paesi, quando parti sai già di “osare” qualcosa di più, ne sei convinto quando prepari i bagagli e …… l’indispensabile…… è una marea di cose, poi si và.
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