By Alberico Originally Posted Monday, July 19, 2004 Marocco 2002 Viaggio effettuato dal 20/04/2002 al 10/5/2002 a cura di alberico@alberico.com www.alberico.com Per la quinta volta torno in Marocco. Il programma prevedeva un equipaggio di tre persone che si sono ridotte a due a poche ore dalla partenza. Tralascio la descrizione del percorso da Torino [...]
By Annuska Grisendi Originally Posted Sunday, July 18, 2004 HOGGAR Marzo 2004 ANNUSKA GRISENDI Trascorro il pomeriggio per le strade affollate di Tamanrasset: c’è un gran movimento di gente del luogo, negozi e bar affollati. Da una stradina giunge il suono di vari strumenti: molti uomini con gandura e shesh bianchi danzano in cerchio, [...]
Un classico Diario di viaggio di qualche anno fa
Partenza da Torino alle 7 del mattino e appuntamento con Tiziano, proveniente da Verona, al casello dell’autostrada. Buio e nebbia fino ai primi contrafforti delle montagne verso la Liguria.
Viaggio senza storia verso Marsiglia, dove giungiamo alle 4 del pomeriggio, in tempo per l’imbarco. Si sbrigano le pratiche doganali e ci si imbarca sulla nave Zeralda (algerina). Si assiste ad un furioso litigio tra un gruppo di italiani che erano stati esclusi dall’imbarco e i marinai della nave. Sapremo, poi, che circa 40 veicoli del gruppo di Torino non sarebbero stati imbarcati per un errore di valutazione delle capacità della nave. Difficoltà con la sistemazione in cabina, appianate da adeguata mancia (iniziano i bakhshish) al cameriere. Le cabine sono luride e maltenute, ricche di suppellettili rotte e lenzuola sporche. Nell’ingresso della nostra c’è una bella macchia di vomito. I servizi sono adeguati al resto della nave.
By Felice Doria Originally Posted Sunday, July 11, 2004 Aggiornamenti utili per il viaggio : – Autonomia necessaria di carburante: km 600 (tratto Tidjikja-Nema) – Si trova gasolio con relativa facilita’ in tutti i paesi piu’ importanti (compresi Tidjikja e Ouadane); il costo varia da 110 MRO a 130 MRO (nei punti piu’ lontani) – [...]
By P.Cautela Originally Posted Sunday, July 11, 2004 MALI 1997 26 ottobre, ore 6,15:in albergo a Bamako. L’atterraggio a Bamako, ieri sera, é stato…particolare. L’aereo ha cominciato a scendere, poi ha tirato fuori il carrello, mentre io cercavo di vedere qualcosa dal finestrino. Ma…niente! Solo il buio denso e totale di una notte senza [...]
…… E finalmente, davanti ai nostri occhi quasi socchiusi e vinti dalla polvere in sospensione, ecco profilarsi una incredibile, sconfinata ed imponente distesa di sabbie; un gigantesco Mare Magnum nel quale, lo percepiamo lucidamente, la nostra occasionale presenza può improvvisamente perdersi, fagocitata da un istante all’altro, dai flutti e dai vortici delle sue onde inquiete. Come esili fuscelli trasportati dalla corrente, veniamo proiettati al cospetto delle sue creste spumeggianti in prossimità delle quali i granelli di sabbia, ora sollevati con impeto dal vento, disegnano estemporanei pennacchi fumanti; su un campo di battaglia dove incombe la lotta tra le tinte oscure delle nubi minacciose, opposte a quelle chiare dei soffocanti raggi di sole, essi si combinano in turbolenze bizzarre che, simili a spiriti e a demoni irriverenti, danzano e volteggiano leggiadri, accarezzando la cute sottile delle dune, incuranti di turbare ed indispettire quel tiepido e sonnolento risveglio degli elementi, scatenandone invece, per contro, l’ira furiosa; quell’ira che un tempo, si narra, soffocò sotto una spessa coltre di sabbie l’intero esercito di Re Cambise, disperdendo per sempre ogni minima traccia di ben cinquantamila persiani dei quali, non sia mai, fu persa memoria.
Noi c’eravamo già messi l’animo in pace poiché la destinazione pareva già decisa da mesi (Tunisi -Dakhla) ed eravamo concentrati sul tris di primi che avevamo nel piatto. In effetti, questi ultimi parevano ben più impegnativi del lunghissimo “trasferimento” che ci sarebbe toccato patire da lì a poco. Ma ecco che il nostro grande Capitano dice (sputacchiando un po’ di prezioso ripieno di tortellino) che aveva cambiato idea e che saremmo andati a GRIZIM. Silenzio di tomba. Sguardi interrogativi serpeggiano per la tavolata. Il Capitano ridacchia. La truppa non si fa’ cogliere impreparata e tosto le mitiche 953 compaiono per incanto e si distendono su piatti e bicchieri. Zero risultati. Ma dove è ‘sto Grizim?! In Algeria, ci viene riferito. Alla fine un fortunato lo becca. La notizia viene diffusa e ritornano gli sguardi interrogativi. Verso il Capitano. Ma non e’ un TANTINO in culo?! Ovviamente si. E cosi’ siamo partiti per Grizim. A Adrar ci si conta: la spedizione è assai variegata. I fuoristrada spaziano da un Pinin al Defender passando per un vecchio Pajero: totale 13. I centauri invece contano su due ramarri, tre indistruttibili dierrini, un navigato TT e due ciccione bicilindriche (Transalp e Africa). Totale otto. Ole’ ole’ che si parte! Tira molla e martella finalmente alle 15 la carovana è in marcia. Non sorprende che il Capitano sbagli immediatamente l’imbocco della pista. Qui bisogna aprire una piccola parentesi riguardo al nostro Condottiero: tra le sue varie deficienze si annovera pure l’assoluta incapacità di seguire una pista. Non lo fa’ apposta, è più forte di lui: se ha anche solo una traccia davanti al muso del Defender va’ in tilt. Il fisico ammosciato e l’occhio spento certificano il grave malessere che lo assale. Ed è curioso come poco alla volta devii sempre più fino a perdere ogni riferimento di passaggio umano. Allora come per magia rinasce. E la sua truppa lo segue ovunque con la certezza che:
By Aster Originally Posted Friday, July 9, 2004 Superficie 2.381.741 Kmq Popolazione 30.579.000 Densità 13 ab/Kmq Lingua Arabo (Nazionale e ufficiale) Berbero (Nazionale) Francese Religione Mussulmani (99,5%), Altri Mussulmani (0,4%), Cattolici (0,1%) Capitale Algeri Forma istituzionale Repubblica Democratica e Popolare Relazioni internazionali Membro di Lega Araba, OCI, ONU, OPEC, e OUA Unità Monetaria Dinar Algerino [...]
L’idea di questo viaggio, balenava nella testa di entrambi da molto tempo all’insaputa l’uno dell’altro; un incontro fortuito, nell’estate del 1999 ha scatenato la scintilla che ha portato a questa meravigliosa esperienza.
Obiettivo era l’Egitto, ma dato che non e’ raggiungibile ne’ dall’Italia, ne’ dalla Grecia, abbiamo dovuto attraversare la Tunisia, la Libia e rientrare da Israele via Grecia. Il viaggio, la cui preparazione e’ durata 3-4 mesi, e’ durato 32 giorni, ci ha fatto percorrere piu’ di 8.700 km, ci ha portato in sei paesi (Francia, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Grecia) e tre continenti;
All’estremita’ occidentale del Sahara, in quella strana carta geografica della Mauritania nata dalle fredde linee della ripartizione coloniale francese, un popolo nomade e fiero continua ad abitare il deserto e, in bilico fra il cambiamento ed il forte sentimento delle proprie tradizioni, ha creato l’ultima Repubblica delle Sabbie, scrigno di preziosi manoscritti islamici.
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