Informazioni pratiche su come muoversi sulla falesia di Bandiagara, mopti e dintorni
il sito dedicato al sahara, alle sue genti ed ai suoi viaggiatori
Informazioni pratiche su come muoversi sulla falesia di Bandiagara, mopti e dintorni
informazioni tecniche, pericoli e malatti, l’artigianato, la cucina, i siti archeologici, una miniguida ricca di informazioni
Un viaggio in Etiopia era atteso e desiderato, ma non scontato. Almeno per il sottoscritto. Atteso e desiderato perché, in generale, il Paese attira e stupisce per la sua cultura e le sue popolazioni; in particolare, perché nella mia storia personale esiste un lontano avo che condusse le prime esplorazioni nel 1892 per la Società Geografica Italiana nell’area del Corno d’Africa: Giuseppe Candeo. Tuttavia forse per nessuno di noi era dato per scontato: soprattutto per la “naturale” resistenza che i sahariani hanno ad abbandonare le grandi sabbie e il loro mezzo, quando la mancanza di tempo per le troppo grandi distanze e le ritrosie alla spedizione in container ti impediscono di guidare il tuo Defender… per poi trovarsi su un Toy (ma qui finisce ogni dibattito su questo specifico punto!).
“La conoscenza è la proprietà perduta del credente”
“Cercate la conoscenza ovunque essa sia fosse anche in cina”
hadîth: detti del Profeta Muhammad
Su queste indicazioni del Profeta Maometto, i musulmani si sparsero nel mondo inglobando le tradizioni, l’arte e la cultura dei popoli che incontravano, amalgamando le nuove conoscenze con lo spirito di ricerca e studio (´ilm) nel loro mondo caratterizzato dalla religione.
La parola twaregh è un termine arabo che significa “senza Dio” Loro, i twaregh si de finiscono invece “Imazighen” che è una parola berbera che significa uomini liberi”
Il popolo Twaregh è suddiviso in 21 tribù (kel) ed ogni tribù ha un territorio di riferimento. Ogni gruppo ha una croce propria, simbolo storico dai molteplici significati e valenze. Ogni croce presenta particolari caratteristiche, nel disegno, nelle incisioni, nelle dimensioni.
I Twaregh non hanno storia, perché la loro storia è scritta sulla sabbia
Il vento ogni giorno ne cancella le tracce.
By Manuela Sanguini Originally Posted Friday, September 3, 2004 Le donne della Nubia Manuela Sanguini Siamo in Nubia, in quella parte di Sahara posta ad oriente tra la prima e la quarta cateratta del Nilo. Rimaniamo come sospesi in questo luogo senza tempo: colpiti dall’intensità della luce che accende i colori, dal soffio del vento [...]
La traduzione in italiano di “Hijas de la Arena” a cura di Ana S. Sebastian, inedito ed insolito documento che narra la vita del popolo Saharawi. Scritto da una autentica ed impegnata Sahariana, di fatto (conferenze, viaggi, ecc.) e non a parole, “Figlie del deserto” ci fa conoscere la primaria importanza delle donne nel Sahara occidentale e la loro straordinaria esperienza organizzativa.
E’ uno splendido libro, edito da una piccola casa di Lecco, che contiene il resoconto di un lungo viaggio svolto in cammello in Mali. Le fotografie contenute sono assolutamente fantastische!
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