informazioni tecniche, pericoli e malatti, l’artigianato, la cucina, i siti archeologici, una miniguida ricca di informazioni
il sito dedicato al sahara, alle sue genti ed ai suoi viaggiatori
informazioni tecniche, pericoli e malatti, l’artigianato, la cucina, i siti archeologici, una miniguida ricca di informazioni
…lasciamo l’asfalto a sud di dakhla, davanti a noi finalmente il nulla e 1400 km. da percorrere in quel vuoto assoluto possono apparire ora un’eternità.
L’occhio spazia l’infinito; non un segnale, non una traccia, non un anelito di vita. D’un tratto all’orizzonte un riflesso sulle sabbie cattura la nostra attenzione: è un oggetto in movimento !
Trascorrono pochi istanti, curiosità ed angoscia combattono dentro di noi, ma è quanto basta per percorrere in un attimo a ritroso il corso della storia; in questo sogno a cavallo tra realtà e finzione veniamo raggiunti da uno strano veicolo che si arresta a pochi passi da noi. Nell’incredulità generale notiamo che al volante siede un uomo, abito gessato e un foulard al collo. Spegne la macchina e si appresta ad uscire.
Itinerario: Algeri-Touggourt-Ft.Flatters(Bordj Omar Driss)-Djanet-Bilma-Tibesti-Ft.Lamy-Nyamey-Gao-Reggane-Timimoun-Algeri
Scopo della missione: Provare che i possedimenti francesi dell’Africa equatoriale erano il prolungamento naturale della Francia Nord Africana e che ciò era possibile senza lasciare il suolo nazionale cioè senza dovere attraversare colonie straniere.
Percorrendo la strada che collega Lilongwe a Blantyre, situata nel sud del Malawi, per circa cinquanta chilometri si viaggia su un nastro di asfalto che divide il territorio mozambicano da quello del Malawi. Da una parte l’Africa degli inglesi con una parvenza di proiezione verso il futuro, dall’altra la miseria e i postumi della guerra civile del Mozambico.
L’idea geografica del mondo conosciuto era, nel periodo della espansione araba, un po’ differente da quella che oggi il mondo occidentale ha imposto come metodo di suddivisione dei territori della terra, in cui le linee di demarcazione sono essenzialmente politico economiche (Stati e Nazioni). Venivano privilegiati invece nella descrizione cartografica e nella indicazione di un luogo, l’ambiente le sue differenti caratteristiche naturali,
“La conoscenza è la proprietà perduta del credente”
“Cercate la conoscenza ovunque essa sia fosse anche in cina”
hadîth: detti del Profeta Muhammad
Su queste indicazioni del Profeta Maometto, i musulmani si sparsero nel mondo inglobando le tradizioni, l’arte e la cultura dei popoli che incontravano, amalgamando le nuove conoscenze con lo spirito di ricerca e studio (´ilm) nel loro mondo caratterizzato dalla religione.
La parola twaregh è un termine arabo che significa “senza Dio” Loro, i twaregh si de finiscono invece “Imazighen” che è una parola berbera che significa uomini liberi”
Nei secoli a cavallo dell’anno mille, l’impulso della ricerca era nella massima espansione.
Gli studi e le scoperte nel campo medico e farmacologico raggiunsero alte specializzazioni.
Gli antichi metodi di diagnosi e di terapia delle malattie si modificarono, ponendo le basi della medicina moderna. In ogni città importante c’erano ospedali. Solo nella città di Bagdad nel 1.180 erano sessanta gli edifici sanitari, nei più importanti c’erano università, farmacie, biblioteche, sale di lettura per gli studenti di medicina, corsie distinte per uomini e donne ed attrezzature per visite ambulatoriali.
By G.F.Catania Originally Posted Tuesday, September 7, 2004 DISCENDENTI DI UN POPOLO FOSSILE Testo e foto di G.F. Catania Non sono trascorsi molti anni da quando i piccoli vermi dei laghi fezzanesi della Libia meridionale rappresentavano la singolare risorsa alimentare dei Dauada. Abitanti di una delle regioni più inospitali ed isolate del mondo,sono i [...]
Il popolo Twaregh è suddiviso in 21 tribù (kel) ed ogni tribù ha un territorio di riferimento. Ogni gruppo ha una croce propria, simbolo storico dai molteplici significati e valenze. Ogni croce presenta particolari caratteristiche, nel disegno, nelle incisioni, nelle dimensioni.
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