Capitano William Newton “Bill” Lancaster (14 febbraio 1898 – 20 aprile 1933, Tanezrouft, Algeria) è stato un aviatore britannico pionieristico.
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Capitano William Newton “Bill” Lancaster (14 febbraio 1898 – 20 aprile 1933, Tanezrouft, Algeria) è stato un aviatore britannico pionieristico.
Originally Posted Saturday, February 4, 2012 SARRA di Florent SENE Google Tradotto: C’era una volta un pozzo nel Sahara di nome ain Sarra, ma questo non è solo un evocare un ‘buco’ nella sabbia del deserto dei deserti, passaggio fondamentale sulla pista cammelliera Ciad-mediterranea, è anche ricordare che Bagnold, il l’esperto inglese del movimento delle [...]
Dagli archeologi, in diverse epoche, sono state tutte individuate geograficamente, Berenice Pancrisia, la città dell’oro, lo è stata molto recentemente, il 12 febbraio 1989 dalla spedizione italiana Negro-Castiglioni-Balbo.
Chiamata Berenice dagli egiziani e Pancrisia dai greci, era collocata in una zona ricca di affioranti filoni di quarzo aurifero che, fin dalla notte dei tempi, i faraoni sfruttavano per estrarre il prezioso minerale utilizzando galeotti, schiavi e avversari politici. Il luogo si trova in uno wadi in mezzo ad aspre montagne, sul confine egiziano sudanese, dove passava una importante via che da Aidhab, porto sul Mar Rosso, arrivava fino al Nilo.
Per 2000 anni si perde l’ubicazione di Berenice Pancrisia e nei pochi racconti in cui se ne parla viene immaginata alla pari di un fantastico mito, come altri del deserto. Tuttoggi é una difficile meta perchè pochi sanno raggiungerla, se non qualche esperto navigatore del Sahara con l’ausilio di GPS e carte satellitari.
Ottobre 2011, torno in Sudan per vedere Berenice, fa molto caldo ma e’ un’occasione che non voglio perdere.
Sulle acque della Grande Sirte oggi ho visto galleggiare abiti vuoti, cinture di corda slacciate che sembravano serpenti imprigionati ai passanti di calzoni di una vita che oggi non c’è più. Le tasche rivoltate, svuotate dei loro segreti… odori di morte. Abiti colorati alla moda africana, berretti a visiera per osservare lontano…la terra oltre il mare.
E’ dai primi viaggi all’Algeria che nasce il mio personale innamoramento per quel paese e una delle prime conseguenze ne è stato il fatto che ho cercato di “misurare” quella sensazione di familiarità cercando qua e là maggiori informazioni, le più disparate, sugli avvenimenti recenti e meno recenti che comunque ne hanno legato in qualche modo la storia alla nostra dimensione. E questo nell’accezione di Algeria-paese mediterraneo. E’ così che due anni or sono ho incontrato, quasi per caso, “Il sillogismo imperfetto” pubblicato nel 2007 da Mursia, autore Gianfranco Peroncini.
Lo scontro è avvenuto ed il silenzioso e latente conflitto è esploso. La speranza si configura ora, solo all’interno di una rinnovata nazione, più giusta, più rispettosa, più democratica. Il rapido e violento avvenimento si ripercuote anche sull’immaginario di tutti gli occidentali che della Tunisia hanno fatto una seconda Patria. Noi italiani abbiamo avuto dalla Farnesina il consiglio alla massima attenzione, ma che fare? La nostra permanenza in Tunisia, le nostre abitudini, le nostre conoscenze.. molti di noi in qualche modo hanno per ora deciso di continuare a partecipare alla vita nazionale pur se coinvolti nel dolore e nel coinvolgimento del dramma sociale.
I tre laghi che circondano il Vulcano Waw an Namus in Libia sono “diversi”: due laghi, quello a SW e SE, hanno acque classificate come “brines” o iper-saline (si considerano tali le acque con concentrazioni superiori a 100 grammi/litro di solidi totali disciolti). Il lago a NE consiste in una miscela di brine e acqua oligominerale.
Qualcuno ha mai visto i resti dell’aereo di Laperrine caduto nel tentativo di trasvolare il deserto fino a Timbuctu?
Dovrebbe trovarsi a Nord di Timiaouine
Il deserto è un luogo di confronto dove si ha l’impressione di sfidare l’ignoto, dove il mistero di sabbia si frappone alle paure del mondo conosciuto. Pensieri volanti su percorsi in cui il vento della fantasia porta sopra gli abissi più profondi per assaporare la vertigine e gustarla come vino inebriante.
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