Si ritiene oggigiorno che il galateo (ossia la conoscenza e l’osservanza delle buone maniere) sia cosa superflua e decisamente “demodé”. 0 meglio “out”, per usare una espressione corrente quanto banale. Non siamo d’accordo. Comportarsi correttamente, con cortesia, rispettando le opinioni ed il modo di fare del prossimo significa anzitutto accettare modi diversi di pensare e d’agire.
Fra tutte le invasioni, quella araba giunse in Nord Africa come un tremendo temporale, sconvolgendo e inglobando le genti berbere, convertendole all’Islâm con la spada ed il Corano. L’Islâm aveva in se uno straordinario messaggio di rinnovamento, una nuova filosofia che voleva l’uomo attento studioso, sapiente, scopritore, scienziato. Questo era il messaggio Coranico, il motore che portò gli arabi al massimo splendore di civiltà mai conosciuto sino a quei tempi, mentre il mondo occidentale e cristiano languivano nell’oscuro periodo di decadenza medioevale.
La vipera cornuta del Sahara (Ceraste cerastes) è l’animale più temuto dai nomadi del deserto. La sua colorazione simile alla sabbia la nasconde e ne fa un pericolo costante e improvviso. Il suo veleno è letale per l’uomo e, a volte, persino per un dromedario.
La palma da dattero é una pianta longeva (può raggiungere i 150-200 anni) e diventa fruttifera dopo 4-6 anni di età.
Raggiunge notevoli dimensioni soprattutto in altezza (oltre i 20 metri) e di essa si utilizzano tutte le parti:
Il termine oasi deriva dall’egiziano waha, che significa stazione e per definizione é un’area limitata in una estensione desertica ove, per l’affioramento locale della falda idrica sotterranea, compare la vegetazione e si rendono possibili le colture e l’insediamento umano.
Le oasi si trovano in zone depresse, lungo i corsi degli widiyan (fiumi).
il pesce delle sabbie (Scincus scincus) è un tipico abitante delle dune del deserto sabbioso (´irg). Questo animale è attivo solo nelle ore più calde del giorno, durante le quali va a caccia. Trascorre il suo tempo nella sabbia, nella quale “nuota” agilmente grazie alla sua forma affusolata. Questo rettile è totalmente inoffensivo e la sua colorazione ne fa un simpatico abitante del deserto, sovente compagno di giochi di bambini.
Chiamato anche megaloto per la grandezza dei padiglioni auricolari, questa piccola volpe possiede alcune tipiche caratteristiche che lo fanno estremamente adattato all’ambiente desertico.
É la gazzella più comune del deserto del Sahara. Ha un disegno ben marcato sul muso e lungo i fianchi e stupende corna leggermente ricurve in punta, sinonimo di grazia e leggerezza. Frequenta le vaste zone steppose ai confini dell”irg, in un territorio preferibilmente attraversato da widiyan (fiumi), sul cui fondo crescono in abbondanza gli arbusti più appetiti. Il branco delle femmine, che conta anche alcuni individui giovani, si sposta alla ricerca di nuovo pascolo, accoppiandosi con i maschi del territorio in cui stanno transitando. Dopo l’accoppiamento hanno un periodo di gestazione di circa 6 mesi e mettono alla luce un solo piccolo, che viene allattato per 4-6 mesi.
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