By robogabraoun Originally Posted Sunday, January 31, 2010 LA VIA DEI POZZI ERG ORIENTALE, TUNISIA RoboGabr’Aoun Scendo dai colli coperti di neve sull’autostrada per il mare in questo mattino di dicembre gelido. L’aria sembra solidificarsi nei polmoni ad ogni respiro, la galaverna rende alberi e cespugli simili a grotteschi personaggi fantasy, complici la luce [...]
Ho acquistato il mio primo (ed unico) GPS nel lontano 1996, un Garmin GPSII, che tutt’oggi continua a fare il suo dovere nonostante i suoi poveri 8 satelliti ed i suoi limiti rispetto ai suoi attuali discendenti…Lo acquistai in seguito ad un brutto momento vissuto in Marocco, in quell’anno, rendendomi conto di aver, in situazioni analoghe, assoluta necessità di sapere con esattezza la mia posizione sul territorio.
Africa…Già, Africa. Quest’Africa che ci prende, chi piu’ e chi meno, tutti noi che qui scriviamo, leggiamo, sogniamo. Riflettevo, forse spinto a farlo dal silenzio di questa casa soffocata dalla neve dopo tanti giorni di sabbia…O forse spronato dalle righe di un libro che ho da poco finito di leggere, di Beppe Severgnini, sul comportamento…Così pensavo alle cose viste, vissute e toccate in tanti anni di deserti, in tanti km di piste.
By Robogabraoun Originally Posted Friday, February 6, 2009 MURZUQ 25,00 NORD- 13,00 EST 27 e 28 dicembre 2008. Ci sono tredici gradi sotto lo zero in questo mattino tremendamente rattrappito dal gelo. Le 6 del mattino e la mia auto, ancora mezzo rincoglionita come il sottoscritto che la conduce, si parcheggia nell’area di servizio della [...]
Il sommesso ronfare del motore del Land Cruiser è un sottofondo piacevole, quasi parte di questa immensità che si apre intorno come un abisso…La strada per Mamuno taglia la pianura sterile come una retta perfetta, senza curva alcuna, mentre dai finestrini via via che ci si spinge ad Est il bush di spini lascia campo alla savana di erbe, infinita, un grande mare giallo oro che si perde all’orizzonte.
Mamuno, frontiera; siamo in Botswana, proprio sul margine della depressione del Kalahari meridionale. E la mente sogna le sabbie ambrate che so estendersi a sud, mentre montiamo il campo. La morsa gelida delle tipiche notti desertiche saluta il primo bivacco nei dintorni di Ganzi in una piana cespugliosa che è come un balcone sul baratro di dune del profondo sud. Ma non è che un attimo e le ruote ci portano velocemente a Nord, a costeggiare il margine occidentale del Delta dell’Okavango, il più esteso delta interno del Mondo, 12000 chilometri quadrati di paludi e canali in pieno Kalahari; un universo d’acqua nel cuore del più grande deserto della Terra…e noi ci stiamo andando proprio nel cuore!
…Eh sì…Qualcosa come 4 mesi di letture, notti passate a studiare mappe e cartine; poi ricerche, ore ed ore consumate a verificare coordinate di questo e quel viaggiatore, a confrontare itinerari, vagliare possibilità ed alternative di ogni percorso…Ed alla fine ci siamo, eccoci a poche ore dalla partenza di questa mia ennesima “immersione” nordafricana. Destinazione Mauritania. Piccolo gruppo (due sole auto, quattro persone, un cane, numeri perfetti…), niente guide ,accompagnatori, polizia turistica; nulla, solo noi ed il deserto mauro, con l’allettante visione di un lungo mese a nostra completa disposizione per goderci appieno questo Paese.
Lo so, è vero che il miglior giaciglio nel deserto è la nuda sabbia, all’aperto, con la classica coperta di stelle a riempire occhi ed anima… Ma è altrettanto vero che, durante i mesi invernali, le temperature notturne raggiungono picchi considerevoli verso le quote più basse della scala del termometro; in dicembre e gennaio non è raro ritrovarsi a pernottare con una temperatura esterna di diversi gradi centigradi sotto lo zero, con tanto di dune brinate all’alba, mani che letteralmente si “incollano” ai pioli delle scale della fida Air Camping per il gelo, bottiglie d’acqua allo stato solido e via dicendo. A tali gradienti posso garantire, perché personalmente provato e riprovato, che molto della poesia insita nel dormire all’addiaccio in Sahara va perduta tra i tremori di membra intorpidite per il freddo.
By RoboGabr’Aoun Originally Posted Friday, February 16, 2007 LETTERA APERTA AI SAHARIANI Cari amici, Mi permetto di parlarVi direttamente in questa mail pubblica per un questione che mi sta particolarmente a cuore. E’ uscito, o perlomeno ha iniziato ad essere distribuito a livello nazionale, il mio ultimo libro “L’ODORE DELLA POLVERE”, edito da Prospettiva [...]
By RoboGabr’Aoun Originally Posted Friday, February 16, 2007 ALGERIA NELL’ANIMA DEL DESERTO La prua della Carthage punta dritto a sud, la velocità sensibilmente rallentata. Nemmeno troppo lontano, verso ovest, il promontorio di Capo Negro racconta di profumo di spezie ed arabeschi, mentre ad oriente già si distingue nella foschia creata dal gioco delle distanze [...]
Non mi pare vero di poter riportare le mie ruote in Sahara orientale: dall’inverno in Algeria di due anni or sono non ritornavo in questo angolo di paradiso. Con l’allettante prospettiva di potervi vagare per un mese intero fuori del periodo dei grandi movimenti turistici natalizi. Fin dalla lunga estate trascorsa tra le polverose piste di Namibia pregustavo questo ritorno, combattuto tra il scegliere ancora una volta l’Algeria degli Ajier o la Libia, che non visitavo da oltre cinque anni…
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