Nel settembre 1931 l’etnologo francese Marcel Griaule arriva nella regione di Bandiagara e “scopre” i dogon, gli stessi dogon che sei mesi prima erano sbarcati a Parigi per danzare all’Exposition coloniale. Inizia con questo paradosso il lungo rapporto che legherà Griaule e i suoi seguaci a quel popolo del Mali.
Punto d’incontro tra la guida turistica e il romanzo di viaggio, i contenuti dei libro comprendono descrizioni particolareggiate di tragitti di varia difficoltà, tavole riassuntive e altre descrizioni solo schematiche, informazioni su aspetti etnici e geo grafici, cronache commentate di alcuni percorsi o particolari momenti vissuti che hanno animato le differenti tappe.
E’ desiderio – magari presuntuoso – di far sentire il fascino dei Sahara al lettore che non partirà mai, di provocare con i “sahariani” un’unione ideale nella rievocazione di luoghi e situazioni, di avvincere e spronare chi può mettersi in viaggio verso i luoghi descritti più con la memoria dei cuore e con l’occhio indagatore dei fotografo appassionato che con l’attenzione diligente dei cronista. Più che una guida di contenuti turistici queste pagine vorrebbero essere un invito e fors’anche un tantino una provocazione.
Libro etnografico sulla vita del bambino dalla nascita all’ingresso nella società molto ricco di fotografie spiegazioni di comportamenti, riti. Molto curato si occupa essenzialmente dell’Africa occidentale senza parlare propriamente delle nazioni si occupa delle etnie Mundari, Dogon, Bambara, Fulbè, Matakam. Non serve sicuramente per organizzare un viaggio ma è utilissimo per capire la cultura dei popoli che si incontrano nel proprio viaggiare.
Theodore Monod, insieme a Henry Lothe, uno dei più grandi amanti, viaggiatori e conoscitori del Sahara. In questo libro l’autore racconta la storia del suo innamoramento per il deserto e della sua dedizione ai viaggi sahariani. Chi, leggendo questo scritto, rivivrà le emozioni vissute nei propri viaggi, sarà sicuro di essere stato contagiato dal “mal d’Africa”, con tutto quanto ne consegue.
La lettura di questo testo pubblicato in edizione anastatica dalla Dar el Fergiani di Londra e scritto nel 1936 dal figlio del vice governatore della Tripolitania può apparire ad un sommario giudizio come la narrazione di un viaggio fatto da turista particolarmente privilegiato in terra d’Africa, tanto prevale l’enfasi dell’allora ventisettenne narratore milanese per il particolare periodo e contesto in cui compie questo suo viaggio.
Molto interessante in quanto, essendo destinato ai ragazzi, esprime una grande quantità di informazioni e nozioni in una forma facilmente recepibile. Alcune notizie interessantissime le troverete solo qui! Ottimi disegni. Ideale per iniziare a “viaggiare” con la mente tra le sabbie.
Libricino con resoconto di viaggio in MTB sulla Transahariana. Interessante e simpatico. Purtroppo attualmente irrealizzabile! Lo si acquisti per collezione!
Saggio con tante storie dal paese Dogon.
Immagini ricordate alla vigilia della sua partenza da Bandiagara da Piero Coppo Medico neuropsichiatra e psicoterapeuta che dal 77 si interessa di etnopsichiatria.
Dal 79 al 93 ha lavorato in Mali come consulente dell OMS e cooperante in programmi sanitari rivolti alla medicna tradizionale.
Il mio nome é Matteo Rosa, ora, sono ad Addis Abeba, e sto svolgendo una ricerca per l’Università di Bologna. Nel mio tempo libero ho cercato di capire come si può viaggiare in moto in Etiopia. Tutti saprete, che qui é un su e giù di sterrati, panorami, e belle donne. Un bel posto per sgommare! Le mie informazioni provengono da: “Ethiopian Tourist Commission” e “Ethiopian Customs Authority”, entrame ad Addis Abeba.
By Fabrizio Motta – Vittorio SalaOriginally Posted Wednesday, August 18, 2004 Marocco Marocco Marocco 19.12.97 – 5.1.98 Fabrizio Motta – Vittorio Sala Toyota Landcruiser LJ70 Merzouga – Erg Chebbi Erfoud – Merzouga M’Hamid Merzouga – Erg Chebbi Zagora -M’Hamid Zagora – Tazzarine .. il sottoscritto sulle dune di merzouga.. Fabrizio Motta target@uninetcom.it
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