Spesso la voglia di viaggiare e’ molta ma i soldi in tasca pochi quinidi si cerca di fare economia nella preparazione del mezzo. Durante i miei primi viaggi avevo costruito in maniera “artigianali ” delle borse in alluminio e relativi attacchi per il mio BMW 80, forse ispirato dai racconti letti sul sito o dai medesimi obiettivi Marco ha costruito (molto + belle delle mie ;-) le borse per il suo BMW , ecco qualche foto e dettaglio per chi vora’ seguire la nostra strada
Un viaggio in Etiopia era atteso e desiderato, ma non scontato. Almeno per il sottoscritto. Atteso e desiderato perché, in generale, il Paese attira e stupisce per la sua cultura e le sue popolazioni; in particolare, perché nella mia storia personale esiste un lontano avo che condusse le prime esplorazioni nel 1892 per la Società Geografica Italiana nell’area del Corno d’Africa: Giuseppe Candeo. Tuttavia forse per nessuno di noi era dato per scontato: soprattutto per la “naturale” resistenza che i sahariani hanno ad abbandonare le grandi sabbie e il loro mezzo, quando la mancanza di tempo per le troppo grandi distanze e le ritrosie alla spedizione in container ti impediscono di guidare il tuo Defender… per poi trovarsi su un Toy (ma qui finisce ogni dibattito su questo specifico punto!).
Tutto incomincia un pomeriggio di dicembre, freddo, umido, uno di quei pomeriggi dove il lavoro non è pressante e la mente ha la possibilita’ di viaggiare, di vagare verso tutti i posti che desidera.
In quel pomeriggio la mente desiderava viaggiare in moto, nei posti per i quali la mia moto è nata, nonostante quasi nessuno la utilizzi per tali scopi.
E’ cosi’ che l’idea di raggiungere l’Egitto prende forma, da un semplice volo pindarico.
Mi ripropongo di iniziare ad organizzare tutto con il nuovo anno, dopo le vacanze di natale. In quei momenti nemmeno so se sono luoghi visitabili, se lo spettro della guerra aleggia anche su quelle popolazioni oppure no. Nel frattempo il clima politico si fa piu’ teso e i dubbi, com’è naturale che siano, affiorano in superficie. Cerco di contattare una grande quantita’ di persone che hanno o hanno avuto a che fare con quelle zone e nessuna di queste mi porta una sensazione negativa di questi popoli.
E’ tempo di cominciare ad organizzare!
“La conoscenza è la proprietà perduta del credente”
“Cercate la conoscenza ovunque essa sia fosse anche in cina”
hadîth: detti del Profeta Muhammad
Su queste indicazioni del Profeta Maometto, i musulmani si sparsero nel mondo inglobando le tradizioni, l’arte e la cultura dei popoli che incontravano, amalgamando le nuove conoscenze con lo spirito di ricerca e studio (´ilm) nel loro mondo caratterizzato dalla religione.
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Il popolo Twaregh è suddiviso in 21 tribù (kel) ed ogni tribù ha un territorio di riferimento. Ogni gruppo ha una croce propria, simbolo storico dai molteplici significati e valenze. Ogni croce presenta particolari caratteristiche, nel disegno, nelle incisioni, nelle dimensioni.
I Twaregh non hanno storia, perché la loro storia è scritta sulla sabbia
Il vento ogni giorno ne cancella le tracce.
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