By Michele Soffiantini
Originally Posted Wednesday, April 11, 2007
Sognavo il Murzuk
Viaggio in LIBIA – Febbraio 2007
by Michele Soffiantini
Fotografie di GIBA Giovanni Barili e di Michele Soffiantini
Dopo tante traversate sahariane nella splendida Libia un desiderio diventava sempre più forte: attraversare l’edeyen di Murzuk. In viaggi precedenti avevamo costeggiato sia il suo fronte nord che quello sud e l’imponenza delle sue dune di sabbia ci aveva già impressionato. Ora i tempi erano maturi e la determinazione di provarci aveva raggiunto un buon livello.
Così non rimaneva che partire.
Questo viaggio è stato realizzato nel mese di febbraio 2007. Per l’aspetto burocratico e logistico ci siamo appoggiati alla collaudata agenzia Ghadames Tours di Abubaker Aboulkassem (abukas2000@yahoo.com). Come sempre si è rivelato molto affidabile e professionale e non nascondo che lo consiglio vivamente a chi si accinge a partire per un viaggio in Libia. Le nostre insistenze nel fornirci una persona preparata e con molta esperienza per attraversare il fronte NORD di questo mare di sabbia chiamato Murzuk sono state ampiamente ripagate.
Mohammed, questo è il nome della nostra guida, che ci ha accompagnato sia nell’attraversamento dell’Idhan Ubari che dell’Idhan di Murzuk, ha mostrato di essere veramente al Top sia nella navigazione, che nella guida e soprattutto ha dimostrato ampiamente di sapere fare la guida. Veramente un grande persona, giovane, ma con molta esperienza. Ci tengo a sottolinearlo: in tutti i viaggi realizzati sino ad ora non nascondo che lo posso definire il migliore incontrato.
Provare per credere. Bravo, Mohammed!
Dimenticavo di dirvi che il viaggio è stato effettuato da me, Enrica, in viaggio di nozze col sottoscritto, e dagli inseparabili compagni di tanti spedizioni impegnative, Raffaele Bartelloni, il driver (detto WooM), e Giovanni Barili (detto Giba), l’artista in ogni senso, di fotografie estreme in ambienti estremi.
La macchina: una Toyota Land Cruiser Kzj 95 – 125 cv.
La navigazione: Gps Garmin 60 Csx+ palmare.
L’itinerario: raggiungiamo velocemente Idri e da qui partiamo alla volta delle dune dell’Ubari, veramente splendide. Nel tratto finale deviamo ad est sino a raggiungere i laghi di Ben a Tei, di Oum el Mà e di Mandara,..e sbuchiamo a Tikerkiba. Come prova di collaudo l’erg di Ubari rappresenta un buon campo per testare il tutto prima di entrare nel Murzuk.
A Tesawa si aggrega a noi il bravo Moussa, che con la splendida 4500 Land Cruiser nuova a benzina costituisce il terzo equipaggio.
Quindi tutto è pronto e non rimane che partire. Mohammed ci aveva promesso di farci attraversare in soli tre giorni il fronte NORD, partendo dall’oasi di Murzuk fino a raggiungere il passo di Tilemsine. E cosi è stato. I drivers, Mohammed, Moussa e Raffaele sono stati all’altezza della situazione e così dopo 335 km percorsi, in soli tre giorni, usciamo dal Murzuk.
L’attraversamento di questa mare, per la verità, ci aveva preoccupato non poco, ma l’estrema affidabilità di Mohammed e di Moussa, i pochi equipaggi (solamente tre mezzi), hanno permesso in soli tre giorni di fare questo attraversamento, tenendo conto anche delle numerose pause e soste per fare fotografie ed ammirare i punti più panoramici. Estremamente belli i paleolaghi presenti in questo mare di sabbia infinito.
Da brivido ed emozionanti i passaggi sulle dune altissime, in alcuni tratti ho provato la sensazione di poterlo definire l’ottava meraviglia del mondo.
Usciti dal Murzuk, attraversiamo il Messak Mellet, l’Uan Kassa sino ad arrivare all’Akacus; la nostra intenzione è quella di andare a rivedere i luoghi visitati nel lontano 1994 quando non era ancora parco questa splendida zona, e soprattutto di andare a salutare l’anziano Tamashek, Imohhar, che vive tuttora nei pressi dell’uadi Teshuinat; è stato emozionante poterlo salutare nuovamente.
Risaliamo quindi, sino a Serdeles e decidiamo di andare in avanscoperta alla ricerca del Tassili di Maghridet, in direzione ovest, verso Tarat e l’Algeria: spettacolare scenario di guglie e faraglioni di roccia che spuntano dalla sabbia, troviamo nomadi tamashek poco prima di arrivare al sito ed una piccola famiglia in una capanna.
Lasciato il Maghridet, risaliamo in direzione Ghadames, sulla pista Serdeles-Ghadames, oramai trafficata da mille solchi e tracce.
Giunti a Ghadames trascorriamo l’intera giornata in compagnia di Abubaker che ci accompagna nella visita della città vecchia. Questa giornata per la verità ci serve anche per recuperare un poco le forze essendo la prima sosta dall’inizio del viaggio.
Rientriamo in Tunisia transitando dalla frontiera di Nalut, dove riusciamo ad uscire grazie alla professionalità di Abubaker, che salutiamo con molta nostalgia.
Cara Libia, sono certo che torneremo ancora.
Un sincero grazie allo splendido popolo libico incontrato nel corso di questo viaggio.
Ringrazio ancora vivamente Abubaker, Mohammed, Moussa e Salah.
…e naturalmente ringrazio Enrica (la mia sposa, che mi ha portato nel Murzuk), Raffaele e Giba.
Michele Soffiantini